LA STORIA......
La storia è il passato....la nostra eredità. Più precisamente, è la ricerca continua e sistematica di eventi che hanno segnato noi....
La radice della nostra Parrocchia ci invita a non dimenticare tutti coloro che hanno dato impegno ed energia per formare ed arricchire la realtà in cui viviamo....Comunità in cammino verso la Patria del Cielo!!!
GRAZIE!!!!
LA STORIA di SANTA LUCIA.....
Nella seconda metà del 1800 questa nostra località si denominava “Villa Patrizi”. C’era qui infatti una villa rurale dei baroni Patrizi e c’era anche una piccola Cappella dove la Domenica si celebrava la Messa.
Avvenne in quel tempo che un contadino devoto, Agostino Caralla, affetto da grave malattia agli occhi, dopo insistenti preghiere ottenne la guarigione. Per sua iniziativa, tra l’entusiasmo dei fedeli, la chiesetta venne dedicata a S. Lucia, la vergine e martire siracusana del 4° secolo. Da allora ebbe anche inizio la celebrazione annuale di una Festa dedicata alla Santa.
Nel 1929 la Cappella, che dipendeva dalla Pievania di Montepagano, fu ampliata e ristrutturata col concorso della popolazione; fu realizzato anche un piccolo campanile a vela e, nel 1932, fu posta e inaugurata una nuova campana.
La chiesa divenne il punto di riferimento religioso e sociale di una vasta zona che ormai veniva chiamata “Santa Lucia” e si estendeva anche all’agro Morrese.
Il borgo intanto cresceva: nel 1949 vi fu istituita una fiera nell’ultima Domenica di ogni mese; nel 1951 vi fu aperta una Ricevitoria postale; nel 1955 fu elevato a Frazione e nel 1956 vi fu istituita la Parrocchia.
Ben presto ci si accorse della insufficienza dell’antica e cara chiesa e si cominciò a pensare a come dotare la Parrocchia di una chiesa più adeguata ai bisogni della Comunità crescente.
Si trattava innanzitutto di trovare l’area. Si stava velocemente sviluppando la frazione Pagliare di Morro D’Oro i cui abitanti confluivano tutti qui. Dopo molte ricerche e non senza forti polemiche fu scelta un’area di proprietà del Sig. D’Andrea Serafino, a metà strada tra le due frazioni.
Il Vescovo, Mons. Abele Conigli, il 5 maggio 1968 pose la prima pietra dell’Edificio rassicurando, circa i contrasti, che ”il tempo è galantuomo!”.
Ecco il testo della Pergamena che fu racchiusa in un blocco di marmo posto sotto l’ altare della chiesa nuova:
Il complesso parrocchiale, comprendente oltre alla chiesa i locali per uso pastorale, fu realizzato in circa due anni.
Il 25 Dicembre 1970 la chiesa fu aperta al culto con la solenne celebrazione natalizia presieduta dal Vescovo Mons. Abele Conigli. Negli anni successivi è stata gradualmente completata.
A fine Aprile 1987 per un corto circuito andò a fuoco la vecchia chiesa. Rimasero solo i muri perimetrali, pur essi danneggiati. Anche allora ci fu una grande collaborazione da parte dei fedeli, tanto che a Settembre la chiesa era già restaurata e fu riaperta con la Festa di S. Lucia , con grande gioia del popolo.
La Parrocchia di S. Lucia comprende anche la Frazione Casal Thaulero posta sul declivio di una ridente collina verso la valle del Vomano.
LA STORIA di CASAL THAULERO.....
Il nome deriva da un “casale”, dimora campestre dei signori “Thaulero” che possedevano nei dintorni estesi poderi.
La famiglia dei Thaulero si stabilì nel territorio abruzzese sin dal 16° secolo.
Casale porta, dunque, il nome di questa nobile famiglia proprietaria dell'intero Paese.
Traccia della loro presenza viene trovata in un contratto matrimoniale datato 9 marzo 1738 nel quale venivano descritti i beni dati in dote ad Angela Thaulero, figlia di Don Gianfrancesco Thaulero.
Alla fine del 1800 il Duca Giovanni Thaulero (1880/1905) avviò un’opera di intensa bonifica dei suoi possedimenti, piantando vitigni moderni e costruì una grande cantina , all’avanguardia per quei tempi. Dotò il paese del prestigio per il miglior vino, conosciuto in tutto il mondo.
Giovanni fu consigliere d’intendenza e segretario della Società economica; istruì la gioventù nella Filosofia speculativa e nella Morale.
La biblioteca riporta:
In seguito, Giovanni Michele Thaulero, nipote di Giovanni Thaulero, nel 1836 fece costruire sul proprio terreno e a sue spese, la Chiesa dedicata alla Natività di Maria SS.ma, come attesta l’iscrizione posta sulla facciata dell’edificio sacro. Patrono del luogo è S. Vito, martire della fede nella persecuzione di Diocleziano.
Scritta posta sulla facciata della Chiesa