ECUMENISMO

  

Il termine ecumenismo indica il movimento che tende a riavvicinare e a riunire tutti i fedeli cristiani e quelli delle diverse Chiese. Il punto di partenza è la comune fede nella Trinità: in Dio Padre, in Gesù Cristo Figlio e in Dio Spirito Santo. La parola deriva dal termine greco oikouméne, che indica in origine la parte abitata della Terra; la scelta indica come una sorta di indirizzo nella ricerca di una sempre più stretta collaborazione e comunione tra le varie chiese cristiane che abitano il mondo.

L'ecumenismo e la Chiesa cattolica

Durante il Concilio Vaticano II, inziato da Giovanni XXIII e concluso nel 1965 sotto la presidenza di Paolo VI, furono invitati come "delegati fraterni" membri autorevoli delle Chiese separate, vennero annullate le reciproche scomuniche pronunciate nello scisma d'Oriente del 1054 tra la chiesa di Roma e quella di Costantinopoli; inoltre, uno dei nove decreti prodotti dal lavoro conciliare dei vescovi, assistiti dai consulenti teologici, è dedicato specificamente all'ecumenismo: Unitatis Redintegratio (Il ristabilimento dell'unità), del 21 novembre 1964.

Il decreto definisce il movimento ecumenico quale:« l'insieme di attività e iniziative che, a seconda delle varie necessità della Chiesa e opportunità dei tempi, sono suscitate e ordinate a promuovere l'unità dei Cristiani. »(Unitatis Redintegratio, 4)

Nel decreto vengono successivamente esposte le condizioni con cui si esercita l'azione ecumenica e i principi che la regolano: per promuovere l'unità dei cristiani è necessario intessere un dialogo costituito da desiderio di conoscere gli altri, senza precostituire falsi giudizi, e dalla stima reciproca. Sono perciò necessari « in primo luogo, tutti gli sforzi per eliminare parole, giudizi e opere che non rispecchiano con equità e verità la condizione dei fratelli separati e perciò rendono più difficili le mutue relazioni con essi; poi, in congressi che si tengono con intento e spirito religioso tra Cristiani di diverse Chiese o Comunità, il dialogo avviato tra esponenti debitamente preparati, nel quale ognuno espone più a fondo la dottrina della propria comunità e ne presenta con chiarezza le caratteristiche. »È dunque fondamentale e preliminare la corretta conoscenza reciproca che elimini errori e fraintendimenti, affinché siano ricercate « l’equità e la verità, la concordia e la collaborazione, la carità fraterna e l’unione, cosicché per questa via a poco a poco, superati gli ostacoli frapposti alla perfetta comunione ecclesiastica, tutti i cristiani, nell'unica celebrazione dell’Eucarestia, si riuniscano in quella unità dell’unica Chiesa, che Cristo fin dall’inizio donò alla sua Chiesa. »

Perché tutti i cristiani percepiscano di condividere gli stessi valori, è indispensabile che « i cattolici con gioia riconoscano e stimino i valori veramente cristiani, promananti dal comune patrimonio, che si trovano presso i fratelli separati. »

L'ecumenismo è da allora costantemente sostenuto dalla Chiesa cattolica: Giovanni Paolo II nel 1988 ha trasformato il Segretariato per l'Unità dei Cristiani in Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani, promuovendo inoltre la redazione di una serie di documenti comuni con la Chiesa Anglicana e Luterana, nonché con diverse Chiese d'Oriente. Papa Benedetto XVI lo ha dichiarato tra i fini principali del suo pontificato; tra le iniziative da lui volute si ricordano: la pubblicazione in russo del suo libro "Introduzione al cristianesimo" con un'introduzione del metropolita ortodosso di Smolensk e Kaliningrad, Kirill, la presentazione della traduzione russa dell'enciclica Spe Salvi condotta dal prorettore dell'Accademia Teologica ortodossa Vladimir Shmalij.

ORGANISMI INTERNAZIONALI

Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa - CCEE

Pontificio Consiglio per l'unità dei Cristiani (Città del Vaticano

Consiglio Ecumenico delle Chiese

Convegni CEI   

I convegni per i delegati diocesani per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso